10 agosto 2013

La burocrazia

Attenzione! 
Ho creato questo nuovo post dove trovi informazioni più aggiornate su quello scritto in questa pagina e in cui ho aggiunto nuove direttive spagnole.
http://mitrasferiscoamadrid.blogspot.com.es/2015/05/burocrazia-aggiornamenti.html

Dal luglio 2012, il trasferimento in terra iberica, quindi non solo a Madrid, è diventato più restrittivo e la richiesta del famigerato NIE, numero di identificazione fondamentale per qualsiasi aspetto burocratico, è diventata complicata sia per gli extracomunitari che per noi comunitari.
Sì, hai capito bene. 
Anche per chi fa parte della Comunità Europea. Tralascio gli aspetti polemici della questione ed i motivi politici che hanno portato a questo stato di cose, ma la situazione, rispetto a quando sono arrivato io qui a Madrid, è cambiata.
Però solo dal punto di vista burocratico ;)
Se prima del 2012 per l'empadronamento, che ti apre le porte all'ottenimento del NIE, era sufficiente la dichiarazione da parte di un residente – non necessariamente di nazionalità spagnola – ora le cose sono diverse.
Infatti, per trasferirsi in Spagna e quindi poter usufruire dell'assistenza sanitaria, nonchè, ottenere il NIE, occorre aver già stipulato un contratto di lavoro oppure garantire un deposito di 5000 euro e garantire di possedere una assicurazione sanitaria privata. Quindi la tessera sanitaria italiana non è sufficiente, come non lo è il famoso E111.
Purtroppo quindi la trafila che feci io nel 2007 non è più valida e quindi molti dettagli sono per me nuovi. Per evitare di indicarti erroneamente le procedure, ti rimando a questo link dove troverai informazioni più dettagliate.

Quello che ti posso consigliare è che, nel caso tu non abbia già un contratto di lavoro dall'Italia (ed in quel caso puoi stipularlo usando il passaporto e poi, previa una ritenuta del 20% dello stipendio, affrettarti a richiedere il NIE quando sarai qui), di trovarti un lavoro temporaneo qui e quindi, visto che nel 90% dei casi ti faranno un contratto regolare, raggiungerai l'obiettivo. 

Con il NIE, che come hai potuto leggere nella pagina web che ho indicato, non è nient'altro che un foglio di carta verde (ora di dimensioni ridottissime), hai la possibilità di gestire qualsiasi pratica burocratica. Dall'affitto, all'iscrizione alla Seguridad Social, alla richiesta di un numero telefonico spagnolo, all'apertura di un conto in banca. Però, ricordati, che dovrai sempre accompagnarlo da un documento che riporti la tua foto. Quindi passaporto e carta d'identità sono sufficienti. La patente invece non sempre viene accettata.

Le banche
Per lavorare in Spagna bisogna aprire un conto spagnolo. Non è sufficiente avere un conto italiano presso una banca che ha la filiale qui o che, come il Santander, ce l'abbia in Italia. Oltre ad essere considerata una banca straniera, con relativi costi di gestione a tuo carico, nessun datore di lavoro l'accetterà come istituto bancario, per accreditarti lo stipendio. E nessun datore di lavoro ti pagherà in contanti e tantomeno in nero. 
Ma aprire un conto è semplice, sempre che tu sia in possesso del NIE, chiaramente. 
Il bancomat non esiste, mentre ti verrà rilasciata una carta di credito di tipo Visa Electronic, con sopra impresso il nome e cognome. La puoi usare per qualsiasi tipo di pagamento ed è buona norma mostrarla insieme ad un documento di identificazione (non il NIE, ma il passaporto o la Carta di identità). Ultimamente, se la carta prevede il PIN al momento del pagamento, non richiedono più di mostrare il documento. Ma non sempre è così.

L'INEM ed il sussidio di disoccupazione
L'Instituto Nacional de Empleo, gestisce tutto ciò che fa riferimento ad un contratto di lavoro di tipo “fisso”, quindi ad esclusione del contratto di tipo autonomo (la corrispondente Partita Iva nostrana). Su quest'ultimo punto, ci tornerò con un articolo dettagliato, mentre qui ti descrivo brevemente come funziona l'INEM. 
Una volta ottenuto il contratto di lavoro, sarà cura del tuo datore di lavoro darte de alta” all'INEM e comunicare l'inizio della tua attività. Sarà invece tua cura comunicare la fine dell'attività, recandoti in una delle tanti sedi presenti in città, dopo aver fatto richiesto un appuntamento
Quando avrò diritto al sussidio di disoccupazione? 
Solo nel caso in cui sei stato licenziato (e non ti dimetti volontariamente) e dopo aver accumulato almeno 12 mesi (non continuativi) di regolare contrato di lavoro, avrai diritto a 4 mesi di sussidio, fino ad un massimo di 2 anni. Il calcolo del mensile che riceverai, dipende dal tuo stipendio. Ma più di 1100 euro, circa, non potrai comunque ricevere al mese. Ricordati che dopo I primi 6 mesi il sussidio si dimezzerà, questo, per favorire la ricerca di un impiego..
Alcuni dettagli per capire meglio come funziona. 
Mettiamo che hai lavorato per 1 anno con una ditta e vieni licenziato. Ti rechi quindi all'INEM e comunichi che sei disoccupato. Dal mese successivo cominceranno I 4 mesi di sussidio. Ricevi il primo “stipendio” dallo stato e poi trovi un lavoro. Chiaramente il sussidio verrà interrotto ed i seguenti mesi di attività lavorativa, mettiamo un altro anno, non si andranno ad aggiungere ai 3 mesi che ancora devi ricevere dal tuo primo lavoro. 
Ovvero, se nel secondo lavoro, ti licenziano dopo un anno, al momento di andarti a re-inscivere all'INEM, ti chiederanno di scegliere tra I 3 mesi ed I 4 attualmente accumulati. E non saranno quindi 4+3 = 7!
Lo saranno solo nel caso in cui, dopo essere stato licenziato dal primo lavoro, non ti rechi all'INEM perchè sei sicuro di trovarne subito un altro, o hai sufficienti risparmi per poter permetterti di non ricevere alcun sussidio per uno o due mesi. In quel caso, I nuovi mesi si vanno ad aggiungere ai precedenti.
La comunicazione in ritardo della fine di un rapporto di lavoro, comporta che questi giorni ti verranno decurtati dal primo “stipendio dello stato”. Purtroppo non è molto chiaro nemmeno a me questo aspetto e di conseguenza, vista la situazione lavorativa spagnola, ti consiglio di iscriverti all'INEM già pochi giorni dopo il licenziamento e considerando la fila e le richieste di disoccupazione, richiedi l'appuntamento già il giorno stesso del licenziamento.

La Seguridad Social
Hai il NIE (quindi un lavoro) ed un domicilio spagnolo. Per usufruire dell'assistenza sanitaria (gratuita!) devi iscriverti alla Seguridad Social e poi presentarti nel tuo Centro di Salud più vicino e richiedere che ti assegnino il medico di base. La pratica è semplicissima. Ti rechi presso il centro, aspetti il tuo turno e ti consegneranno una tessera con un adesivo impresso nel retro, indicante il nome e cognome del tuo nuovo dottore spagnolo. Fatto. In meno di 20 minuti. 
Puoi scegliere di cambiare medico di base in qualsiasi momento. Ma, non credo che sia necessario.

La dichiarazione dei redditi.
E' chiaramente obbligatoria e va presentata entro fine giugno dell'anno seguente durante il quale hai svolto qualsiasi attività lavorativa qui in Spagna. Anche se hai lavorato pochi mesi, va comunque presentata. Sono a disposizione (gratuitamente) centri regionali e del comune, dove specialisti ti aiuteranno a presentare tutti i documenti necessari. Ma devi richiedere l'appuntamento e, come per l'iscrizione al NIE, devi farlo in tempo. Altrimenti sarai costretto a presentarla in ritardo, con l'aggiunta di una multa.

Ci sono altri aspetti burocratici, come il cambio di domicilio in Spagna, nel caso tu decidessi di cambiare appartamento o il lavoro “autonomo” e hacienda, che tratterò in un articolo a parte.

2 commenti:

  1. Ciao lukscito,
    grazie per l'articolo. Volevo chiederti se hai qualche indicazione circa l'assicurazione sanitaria privata. Che compagnia consigli? Meglio italiana o spagnola?

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    Risposte
    1. Ciao,
      Scusa se non ho risposto prima, ma in questo periodo ho avuto un pò da fare.
      E' sempre meglio fare una assicurazione spagnola. Con una trentina di euro al mese (fino a quando non trovi lavoro) te la cavi. Puoi farla con MAPFRE o altre compagnie.

      Ho comunque creato questo post che aggiorna ed aggiunge altre informazioni sulla burocrazia spagnola
      http://mitrasferiscoamadrid.blogspot.com.es/2015/05/burocrazia-aggiornamenti.html

      A presto!
      Paolo

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