16 dicembre 2013

I polmoni verdi della città

L'amministrazione comunale da sempre ha riservato particolare importanza al verde pubblico, investendo parecchie risorse nelle riforme e nella creazione di nuovi e moderni spazi versi, a volte in maniera eccessiva, come nel caso di Madrid Río, che si affiancano e si integrano a strutture e realtà storiche già ampiamente consolidate e famose, come il Parco del Retiro.

Partendo proprio da quest'ultimo, descriverò, senza però avere la pretesa di essere esaustivo ma lasciando a te il gusto e la curiosità della scoperta, gli altri spazi che in questi anni ho avuto l'opportunità, o meglio la fortuna, di scoprire e di vivere. Ti fornirò le informazioni principali e qualche consiglio per disfrutar de la Casa de Campo, del parco Dehesa de la Villa, dell'area di Madrid Rio ed appunto del Retiro.

El Retiro
Il Parque del Buen Retiro, o semplicemente il Retiro, si sviluppa su circa 120 ettari nel cuore della città, circondato dai quartieri in di Salamanca e del Retiro, a due passi della stazione di Atocha, del museo del Prado, della piazza della Cibeles e quindi della Gran Via. Accessibile da vari ingressi, tra cui alcuni molto belli, e da varie stazioni della metro (tra cui quella che porta il suo nome), offre innumerevoli spettacoli, attività sportive, mercati e fiere (come quella del libro) e punti di ristoro e di relax, sia per i più piccoli (famosi gli spettacoli improvvisati delle marionette) che per i più grandi.

Per chi come me ama fare jogging, esistono varie rutas, tra cui quello più frequentato è il perimetro del parco, lungo circa 5 km. Questa la mappa e l'altimetria di una delle mie "migliori" prestazioni in senso antiorario ;)
Durante i mesi caldi, che generalmente vanno da Maggio a Settembre inoltrato, grazie anche alle lunghe e tipiche giornate di sole che caratterizzano Madrid, il percorso è affollatissimo. Quasi una M-30 all'interno del parco, con tanto di traffico "umano" e possibilità di incidenti nello stretto percorso messo a disposizione. Durante i mesi invernali invece, il numero si riduce notevolmente e risulta quindi più piacevole praticare questa attività.
Il Retiro offre moltissime altre opzioni sportive, tra cui rilassarsi percorrendo in bici le stradine alberate nel suo interno, o dedicandosi a quello che sembra essere lo sport preferito dei madrileñi… i pattini. E' possibile infatti partecipare a corsi di vari livello, generalmente dal costo di circa 20€ al mese, o semplicemente assistere ad esibizioni improvvisate dei più esperti, presso la fuente del Angel Caido, la cui storia e leggenda di questa statua dedicata al diavolo, la trovate qui.
Accanto a questa fontana, sono inoltre installate delle strutture per fare attività fisica e non di rado puoi assistere a lezioni impartite da istruttori di yoga, full contact, etcc… Come puoi immaginare, di zone di relax ce ne sono tantissime e per tutti i gusti. Personalmente preferisco quella appena dietro al Palazzo di Cristallo e quello del fiume (rio) artificiale. Considera che il sabato e la domenica il Retiro diventa uno dei posti più frequentati dai madrileñi e dai turisti e quindi, se preferisci un po' di tranquillità, dovrai scegliere altre opzioni, come la Casa de Campo o il Parque de la Dehesa o la nuova area di Madrid Río, tre delle aree verdi più conosciute della città.
Prima di concludere questa breve descrizione sul più famoso dei parchi spagnoli, aggiungo che da pochi mesi è stata inaugurata una nuovissima biblioteca all'interno del parco. Ma di questo e di altre installazioni simili presenti in città, dedicherò un altro articolo.

Casa de Campo (Lago)
La Casa de Campo è il più grande parco cittadino e presenta un'estensione talmente enorme da permettere l'organizzazione di gare di triathlon durante il mese di Giugno, anche se l'acqua del lago è veramente pessima da "nuotare". Ideale da sfruttare in bici, è un luogo perfetto per i picnic e per isolarsi completamente dal caos cittadino. Qui infatti non troverai attività e spettacoli come nel Retiro e la sua relativa lontananza dal centro lo rende un zona più tranquilla.
Al suo interno è possibile accedere al Parque de Atracciones, mentre tra i luoghi caratteristici ricordo la Venta del Batán che, prima della malattia della blue tongue che colpì qualche anno fa i ruminanti, era il recinto per l'allevamento dei tori che partecipavano alle corride della Plaza de Toros de las Ventas, la più grande e rinomata  arena spagnola per le corride, insieme a quella di Sevilla.
Ha una decina di accessi (a piedi o in bici), uno in macchina, due fermate nelle linee di metro 5 (verde) e 10 (blu) ed il caratteristico teleferico.

Il Parque de la Dehesa de la Villa si trova anch'esso, come la Casa de Campo, ad ovest, ma più a nord rispetto a quest'ultima, ubicandosi nella zona della Città Universitaria. Poco conosciuto anche ai madrileñi (non è presente neppure nella mappa stilizzata della metro), più che un parco, è un vero e proprio bosco, dove sono presenti tra l'altro molte specie di uccelli. E' il mio parco preferito per la sua tranquillità, per essere poco frequentato e per la quasi completa mancanza di installazioni (escludendo un ristorante-bar nella zona più esterna). Inoltre vista la conformazione del territorio, ed la presenza di pendenze e sali-scendi, è particolarmente indicato per andare in bici. Da non perdere il tramonto con sullo sfondo le montagne della Sierra Madrileña. Presenta vari punti d'accesso, ma personalmente consiglio quello dalla metro Franco Rodriguez (linea 7, arancione).

Madrid Río
Prima di concludere questo articolo "verde", merita un discorso a parte Madrid Río. Tra il 2003 ed il 2007 il comune di Madrid, ed in particolare il sindaco Gallardon, portò avanti un'opera faraonica, che consisteva nell'interramento di vari km dell'arteria cittadina chiamata M-30, una sorta di GRA romano. Quest'opera, insieme ad altre di quegli anni, fecero decollare il già altissimo debito economico della città (attualmente il più alto tra le amministrazioni spagnole), ma d'altra parte ha dotato la zona del Manzanares, il fiume della città, di una spazio verde di circa 30 ettari e di una completa ed innovativa ristrutturazione di un quartiere, rendendolo un vero e proprio gioiello per una città sempre in continua evoluzione. Consiglio la visita iniziando da questa pagina web, per poi immergersi nelle sue nuovissime strutture, tra cui i bellissimi ed avveniristici ponti (caratteristico quello che presenta la volta con il mosaico raffigurante alcuni abitanti del quartiere), le differenti strutture sportive, tra cui uno splendido bocciodromo ed un'area per l'esibizione per chi pratica skateboarding, e tra le aree verdi che sono dei veri e propri gioielli. La parte nord è collegata con la Casa de Campo, creando di fatto una continuità "verde" che ha pochi precedenti, mentre la parte più a sud, verso Legazpi, ingloba un bellissimo giardino botanico ed il Matadero, una delle più importanti e storiche strutture autogestite della città di cui parlerò in un altro articolo. Gli accessi a quest'area sono innumerevoli, ma il mio consiglio è di arrivare dalla Calle Toledo, fermata Piramides, della metro e del cercanias.

Non ho citato il Parque el Capricho perché sarà una delle mie prossime scoperte verdi madrileñe, che andranno ad integrare questo articolo ;)