16 settembre 2013

Otra caña, por favor!

Madrid è la città, per eccellenza, che non dorme mai. Giorno e notte, le sue strade offrono qualsiasi tipo di svago. Le attività teatrali sono delle migliori a livello europeo. I teatri più sono rinomati sono presenti sulla Gran Via, l'arteria principale del centro di Madrid. 
Ma non solo. 
Ci sono teatri di piccole e medie dimensioni, che offrono spettacoli a volte poco conosciuti, ma che riservano splendide sorprese. Tramite il passaparola e con un pò di fortuna, a poco prezzo, si passano serate molto divertenti ed interessanti. 
Sopratutto nel caso di spettacoli di cabaret, anche se il tuo livello di spagnolo deve essere, come puoi immaginare oltre che ad un livello ottimo, anche permetterti di capire il parlare della "calle".
L'elenco dei teatri che potrai trovare on-line su La Guia del Ocio, tra i quali ti segnalo un piccolo locale, con varie sedi sparse per il centro, dove potrai trovare degli spettacoli di cabaret davvero eccezionali. La Cochita del Loro. Qui sono passati e passano, tutti i migliori comici spagnoli. Una sorta di Zelig nostrano. Semplicemente fantastico!

La scelta delle discoteche, spazia dai piccoli locali a quelle più rinomate, dove per entrare occorre, come da noi, fare la fila. A Chueca, quasi in ogni strada trovi un locale dove ballare. Generalmente disco anche degli anni '80. Il Joy Eslava è il locale per eccellenza di quello che fu la movida spagnola, e lo trovi in pieno centro, nella calle Arenal. Se sei appassionato di jazz o ti piace anche solo ascoltare musica en directo, fai un salto nella zona chiamata Huertas e da Plaza Sant'Ana, scendi verso il Paseo del Prado, dalla Calle che porta il nome della zona (Calle Huertas). Troverai alcuni locali di musica jazz che meritano davvero l'ascolto. Per i concerti rock, d'inverno viene utilizzato il Palacio de Deportes, la cui acustica è eccezionale, per essere un palazzetto dello sport. Mentre d'estate, si organizzano alcuni festival, ultimo dei quali quest'anno, il Dcode, aveva in cartello dei nomi interessanti.

In generale la vita notturna madrileña non ha orari. 
L'importante è la giusta compagnia (se spagnola, mejor) e quindi trovare, sopratutto all'inizio, un gruppo di amici, nel tuo caso immagino saranno colleghi di lavoro, che ti portino in giro de bar en bar, fino a tarda notte. E' questa la miglior maniera per gustarsi Madrid di notte. Malasaña, Chueca sono i quartieri dove ogni bar, pub, terraza huele a pasarselo bien. Ma anche La Latina, Huertas, Lavapies non sono certo da meno. Puoi passare tutta la notte e alla fine non sapere dove di trovi, non solo per l'effetto di qualche cañas di troppo, ma perchè non avrai avuto tempo di fissare dei punti di riferimento per poi tornare a casa, tanto è stata divertente la nottata. Perchè, se esci una sera con degli spagnoli (come scritto in un altro post, di madrileñi originari di Madrid ne sono rimasti pochi), la serata non potrà che essere divertente. Fidati! 
La metro, come anticipato in questo articolo, è molto usata durante il fine settimana, anche perchè chiude all'1,30 e quindi sarà un ottimo mezzo di trasporto per muoversi in città.  Ma visto che farai sicuramente più tardi, i bus notturni, che si chiamano in gergo buos (gufi) o i taxi sono il mezzo più comodo per tornare a casa. Se vivi in centro, il prezzo di quest'ultimi è veramente contenuto.

Però Madrid non è solo una città che vive di notte. La scelta di attività è ampia e copre qualsiasi esigenza e gusto. Sui musei e le esposizioni, non mi soffermo in questo articolo, ma su tutti spiccano il Prado ed il Reina Sofia, dove la visita al Guernica di Picasso, merita sicuramente una visita. Spesso anche al Caixa Forum, riconoscibile per il tipico manto erboso su un lato dell'edificio presso l'entrata, organizza mostre e esposizioni di interesse. 

Aggiornamento del 17/12/2013: per maggiori dettagli sui parchi ed il verde madrileño, vedi questo articolo.
Se ami la vita all'aria aperta, il verde e le attività sportive, ci sono tre polmoni verdi, tra i parchi più importanti della città. Il più conosciuto è un'oasi verde in pieno centro, il famoso parco del Retiro
Per fare jogging è ottimo, mentre per andare in bici un pò meno, visto che è letteralmente "trafficato" di gente che lo sfruttano per qualsiasi tipo di attività all'area aperta, nonchè per spettacoli improvvisati. Ci sono però ancora degli angoli nascosti, molto suggestivi, come la statua del Angel Caido, l'unica dedicata a Satana.  Un altro famoso polmone verde della città, è Casa de Campo, ad ovest, raggiungibile con la linea 10 della metro (fermata Lago) e dove, vista la dimensione, troverai ottimi percorsi per andare in bici o per qualsiasi altra attività.  
Pochi mesi fa, ho scoperto un'altra oasi verde a nord ovest della città, poco conosciuta e frequentata dai madrileñi. Il Parco de la Dehesa. Anche questo raggiungibile in metro, ma stranamente sulla mappa di quest'ultima non è indicato. La fermata più vicina è quella di Franco Rodriguez, sulla linea 7. Secondo me il miglior parco della capitale spagnola, per essere molto curato, tranquillo ed ottimo per fare attività fisica. 

Per concludere l'argomento delle escursioni, oltre al Parco di Madrid Rio, completamente ristrutturato, dopo i lavori per il interramento della M-30, ti segnalo la Sierra di Madrid. 
"Sierra" significa "catena (montuosa)" e si trova ad una cinquantina di km dal centro. E' una zona vastissima, la cui cima arriva circa a 3000 m di altitudine. Sono presenti laghi (artificiali) per attività di vela e chiaramente escursioni a piedi ed in bici. E' raggiungibile facilmente in auto (A1 direzione Burgos) oppure come per quasi tutte le zone della Comunidad de Madrid, anche con i mezzi di trasporto. In questo caso, varie linee del treno Cercanias. Direzione Colmenar Viejo (C4) e quella verso El Escorial o Cercedilla (C8). Da Cercedilla, parte anche la linea C9 che dopo solo due fermate, ti porta al puerto de Navacerrada e a Cotos, situate entrambe in alta montagna. Controlla gli orari e l'apertura di quest'ultima linea nei mesi invernali, durante i quali in alcuni casi occorre prenotare in anticipo il biglietto.

Prima di concludere, ti consiglio, almeno una volta, di andare, la domenica mattina, sempre che tu non abbia fatto le ore piccole il sabato (cosa rara), al Rastro, il mercatino dell'usato di Madrid. E' molto famoso e quindi pieno di gente (e di turisti), ma se scegli di andare presto, te lo puoi godere in (quasi) completa tranquillità

6 settembre 2013

Come farò senza auto!?

A Madrid si può vivere tranquillamente senza auto, visto che possiede uno dei sistemi di trasporto pubblico più efficiente d'Europa. E poi, se proprio non ne puoi fare a meno, c'è sempre la possibilità di affittarla. Anche ad ore.

La metro
Come descritto nel primo articolo dedicato a Madrid, la rete dei trasporti è eccezionale. Ti porterà ovunque (o quasi) ed il rapporto tra qualità e prezzo, è ottimo. Anche se molti spagnoli potrebbero non essere d'accordo con questa mia ultima affermazione, soprattutto dopo gli ultimi aumenti delle tariffe. Se vivi in centro e quindi avrai seguito i miei consigli su dove cercare casa, probabilmente avrai una fermata della metro a pochi minuti a piedi. Usala. La metro, che in spagnolo si chiama e si pronuncia allo stesso modo (però è un sostantivo maschile), è una delle migliori in Europa. 12 linee, più di 230 stazioni, connessioni con i treni locali (chiamati Cercanias) e le linee del tr
am leggero, che permettono di muoversi in qualsiasi zona della capitale. Anche se alcune linee sono vecchie ed un po' lente (come ad esempio la 5 o la 1), in tutte il livello del servizio è eccellente. Pulita, comoda (anche nelle ore di punta), moderna, puntuale e sopratutto aperta fino a dopo mezzanotte, la rendono il mezzo di trasporto per eccellenza della capitale spagnola. Ti stupirai nel notare che viene usata, insieme ad i treni regionali (Cercanias) anche il sabato sera, dai ragazzi che si spostano da una festa all'altra. Qui i motorini e le moto, sono poco diffusi e quindi per chi non si può permettere l'auto (ed il costo della patente) rimane l'unico mezzo per muoversi. 

Come anticipato poco fa, da alcuni i mesi hanno cambiato le tariffe, che ora dipendono dal tragitto e quindi il prezzo non è fisso. Questo, oltre ad aver causato polemiche, crea parecchi inconvenienti al momento di acquistare il biglietto, visto che le biglietterie sono oramai tutte automatiche e occorre cercarsi la stazione di arrivo. Visto il numero elevato, potete immaginare il caos, sopratutto per gli stranieri.
Non entro in merito a chi viene a vivere Madrid come turista, mentre consiglio, a coloro che decidono di trasferirsi, di acquistare direttamente l'abbonamento mensile. La rete dei trasporti è divisa in zone (da A a B3 e poi C2 – esiste anche E1 e E2, ma è una zona fuori dalla regione), ma a meno che il vostro ufficio o la vostra università sia in periferia (ad esempio, Alcobendas, S.S. de los Reyes, Cantoblanco, Comillas o Alcalá de Henares, etc...) è sufficiente l'abbonamento di tipo A (del costo di poco più di 50 euro)
A differenza degli altri abbonamenti, nel momento in cui scrivo questo articolo, solo quello di tipo A è elettronico.
Lo puoi richiedere qualsiasi giorno del mese ed avrà validità per un mese solare. Rispetto agli altri tipi di abbonamento, che invece sono validi solo nel mese in corso. E' rimborsabile, nel caso di perdita o di furto. Questo sempre che, al momento dell'acquisto o della ricarica, hai cura di richiedere la ricevuta (el recibo). 

Dove richiederla?
Per richiedere la tessera (e fare la prima ricarica) puoi procedere in due modi.
1. Recandoti presso uno dei centri di gestione presenti in alcune stazioni della metro (vedi link seguente). In questo caso devi chiedere l'appuntamento.
2. Recandoti presso una delle tabaccherie/estancos abilitate a questo servizio (vedi link pdf seguente). In questo caso non devi richiedere l'appuntamento ma riempire questo modulo.
A questo indirizzo e questa sezione, trovi i documenti da portare, che sono
  • Una fotografía reciente, en color y tamaño pasaporte (excepto tramitación en oficina de gestión, donde la foto se hace en el acto).
  • Fotocopia del DNI, pasaporte o permiso de residencia
In questo link pdf trovi tutti gli indirizzi dove recarsi.
Scegli quello a te più vicino  e non dimenticare la copia del tuo documento di identità (il NIE non è valido, come descritto nell'articolo dedicato alla burocrazia, perchè per noi comunitari, non presenta la foto). Non preoccuparti se non parli ancora bene lo spagnolo. Un sorriso da questa parti, risolve sempre tutto (anche quello che fai mentre ti scatteranno la foto per la tessera)

L'abbonamento A, come tutti gli altri tipi di abbonamenti, è valido per viaggiare su qualsiasi mezzo di trasporto regionale. Quindi, oltre alla metro, sui treni (Cercanias), bus o tram leggeri, sempre che il tragitto rientri nella zona di appartenenza del tuo abbonamento. Ok… penso che questo sia superfluo ricordarlo. Però, se nel caso della metro, al cambio di zona, dovrai cambiare treno (e quindi ti ricorderai di acquistare un nuovo biglietto), nel caso del treno questo non avviene e dovrai pagare l'intero costo, prima di salire. Ad esempio, se da Atocha vai ad Alcalá de Henares, quindi da zona A a B3, dovrai acquistare il biglietto intero e la parte che attraversi della zona A non è coperta dal tuo abbonamento.

I treni regionali, "Cercanias"
Cercanias
Come hai potuto notare, ho scritto varie volte Cercanias, così da non confonderti, perchè a meno che non hai intenzione di viaggiare fuori della regione di Madrid (Comunidad de Madrid), i treni che userai a Madrid Capital sono quelli rossi e bianchi, con il simbolo della "C". E' una rete estesa di circa una decina di linee che attraversa tutta la città. Con le stesse caratteristiche qualitative della Metro e un'alternativa, ed a volte l'unica possibilità, per raggiungere la vostra destinazione.

Gli autobus
Poco da aggiungere per quel che riguarda i bus, se non che sottolineare di nuovo la puntualità del servizio, la puntualità, la perfetta rete anche per i bus notturni (in questo caso, comunemente si chiamano buos, ovvero "gufi") e ricordarti che quelli della zona A sono di colore blu, mentre gli altri di colore verde. In quest'ultimi non vale l'abbonamento A, nemmeno nel caso in cui scendi in una fermata che è inclusa in questa zona. Non provare quindi a verificare la validità del tuo abbonamento. Rischi, come successo a me, di vedere cancellati tutti i tuoi dati dalla tessera, con relativi inconvenienti che non ti consiglio dover affrontare (sopratutto se ancora non parlai la lingua perfettamente). 

In auto a Madrid
Se proprio non puoi fare a meno di possedere un auto, considera che c'è molto traffico a Madrid, come del resto in qualsiasi metropoli. Ma si guida e si rispetta la segnaletica, in maniera quasi maniacale, rispetto a noi italiani, sopratutto da Roma in giù. Quindi, fermati prima delle strisce pedonali, non superare i limiti di velocità, mettiti le cinture (e falle indossare anche per chi viaggia con te dietro), non superare a destra, non trasformare il semaforo in una partenza di F1. Insomma, tutto ciò che hai imparato durante la scuola guida, applicalo. I parcheggi si pagano, e anche cari. Se vivi in centro (dentro la M30), è possibile richiedere uno sconto sul prezzo mensile del parcheggio, sempre che l'edificio in cui vivi non preveda un garage. Cosa molto comune qui in Spagna. 
Altre considerazioni, tra il curioso e l'utile. 
La benzina si chiama gasolia e il gasolio, diesel. Le stazioni di servizio quasi mai prevedono la presenza del benzinaio, ma dovrai fare rifornimento da solo. Prima di pagare o dopo, dipende dalla gasolineraMadrid è letteralmente un groviglio di autostrade e raccordi e, se non hai un Gps con te, ti perderai sicuramente. Anche perchè i cartelli non indicano molto, se non i nomi delle strade. Ci sono 3 raccordi, che si chiamano M30, M40, M45 e M50...sono 4? Può essere. Non li ricordo nemmeno io tutti. Poi ci sono le “A” che sono las autopistas. A2 per chi va a Barcellona, A1 per Burgos, A4 che va nella bellissima Andalucia etc... perchè tutte le strade portano a Roma, ma anche a Madrid. Poi ci sono le "R" che sono le cosidette radiales, le uniche a pagamento, che avrebbero dovuto velocizzare l'accesso al centro, ma che, proprio perchè a pagamento, sono cattedrali, anzi superstrade nel deserto, che non usa quasi nessuno. (Le ditte che le hanno in concessione, stanno andando in fallimento - 3600 milioni di € di debiti - , ma questo è un altro discorso). Tutte le strade sono a 2, 3 o anche 4 corsie. Molte di queste, sono le immissioni per le uscite. Anche 1 o due km prima. Quindi. fai attenzione alla segnalatica, per evitare di tagliare la strada agli altri conducenti in prossimità dell'uscita.
Infine le rotonde. Le famigerate ed impossibili, per noi, rotonde.
Se non sai come affrontarle (e non starò qui a spiegartelo), fatti il segno della croce, perchè gli spagnoli si aspetteranno che tu sappia come immetterti e, sopratutto, come uscirne. In bocca al lupo.

In bici
Per gli spostamenti in bici, è in preparazione un articolo dedicato al mio mezzo preferito per gli spostamenti, ultimamente anche per andare  a lavoro. Nel frattempo, dai un'occhiata a questa iniziativa che si svolge ogni ultimo giovedì del mese. 

Galateo pubblico
Prima di concludere, alcuni dettagli che per noi italiani avranno un impatto notevole, al momento di usare un mezzo di trasporto.
Sui bus si entra, in fila indiana, dalla porta anteriore e, nel caso non si è provvisti di abbonamento, si paga, in contanti, al conduttore, il quale ti darà il resto solo in monete, sempre che paghi con la prima banconota prossima al costo del biglietto. Ok, non sono stato chiaro!? Meglio fare un esempio, visto che rischi di non salire, con conseguenti discussioni con l'autista e con gli altri passeggeri che dietro di te aspettano pazientemente di entrare sul bus. Ma la pazienza, anche quella degli spagnoli ha un limite.
Se il costo totale del biglietto è di 1,50€, il conduttore ti darà il resto solo se paghi con banconote da 5. Se il costo totale è di 5,60, solo per una banconota da 10. E così via. Ricordatelo prima di entrare e se non hai la banconota giusta non salire.

Questi alcuni dei link utili
- Metro di Madrid (vi consiglio anche l'utilissima App MetroMadrid utile per non perdersi tra le 12 linee, mentre nella MadridMetro troverete anche i tempi di attesa per ogni linea dei bus locali)
- Bus 
- Affittare un auto (Respiro)

1 settembre 2013

Dal colloquio all'assunzione

E' assolutamente indispensabile avere una buona base di spagnolo, per poter vivere e lavorare qui a Madrid. Quindi a meno che la tua azienda non sia formata solo da persone internazionali, l'inglese non è sufficiente. Anzi, anche se indicato nell'offerta, è molto raro che lo parlerai, se non nel caso in cui dovrai avere contatti con fornitori o clienti stranieri.
Quindi consiglio vivamente di impararlo.

Il livello della lingua spagnola, dipende chiaramente dal tipo di attività che andrai a svolgere. Nel settore informatico, il mio, non è necessario  avere una padronanza a livello Istituto Cervantes per intenderci, però sì un ottimo livello di comprensione dello spagnolo de la calle (della strada) e sopratutto preparati perchè tutti i termini inglesi vengono tradotti o spagnolizzati. 
Quindi, dando per scontato che il tuo livello di spagnolo sia medio-alto, vediamo come fare per trovare lavoro in un paese con il 27% di disoccupazione (a Madrid è circa il 18%) 

Premesso che la mia esperienza ed il mio profilo è di tipo informatico, molte delle situazioni che descriverò, vanno considerate in questo ambito, anche se in linea generale, valgono anche per altri profili lavorativi.

Innanzitutto, la sicurezza lavorativa, il "posto fisso" come lo intendiamo noi in Italia, non esiste in Spagna. A meno che non lavori nel pubblico (ministeri, istituzioni, etc…), cosa tra l'altro molto complicata, visto che si accede per concorso pubblico dopo esami molto complicati, preparati a possibili licenziamenti immediati. 
Per immediati intendo proprio da un momento all'altro. Senza preavviso. Ovvero, la mattina arrivi in ufficio e il pomeriggio sei senza lavoro. Tipicamente succede di venerdì e non dipende da quanto tempo sei in azienda o se hai combinato qualche casino. Chiaramente se hai combinato qualcosa di grave, è più semplice che ciò accada. 
Se non sei abituato a questo genere di situazioni, lo shock è notevole, ma se hai deciso di vivere qui, mettilo in conto. Senza farne un dramma.
Il mio consiglio è di cercare di capire come va l'azienda, gli incarichi e le attività che ti assegnano, per avere una vaga idea se questo momento si avvicina o meno. Ma, chiaramente non è sempre così semplice da capire.

Ma andiamo per ordine.

Il curriculum
Il curriculum deve essere scritto in spagnolo, ma se non è grammaticalmente corretto, meglio scriverlo in inglese. E' importante indicare, tra le lingue, il livello della conoscenza dello spagnolo e come, dove e quando lo hai imparato. Autodidatta è meglio evitare di indicarlo. Perchè questo denota che molto probabilmente non lo sai scrivere e non sai preparare nemmeno una e-mail. Praticamente ti scarteranno senza nemmeno leggere oltre. Per il resto non cambia molto rispetto al formato italiano. 

Dove cerco lavoro?
Per esperienza personale, Linkedin è attualmente il canale migliore dove cercare e dove farsi trovare. Ma è necessaria una rete di contatti e di recruitment spagnoli, i quali apprezzeranno che il profilo sia in inglese e in spagnolo. Anche il portale Infojob è molto diffuso.
Se cerchi dall'Italia, considera che avere un numero telefonico spagnolo facilita, anche se ora è piuttosto complicato farsi assegnare viste le nuove limitazioni burocraticheUsa quindi skype piuttosto che un telefono italiano, per il primo contatto. Normalmente le aziende si limitano ad un solo colloquio telefonico e poi all'appuntamento in sede. Se c'è di mezzo un'agenzia, i colloqui saranno due.  

Il colloquio telefonico e quello in azienda
Non cambia molto rispetto alla situazione italiana. Le caratteristiche sono simili eccetto, chiaramente, per la lingua. Non è necessario dare del "lei", anzi evitalo.
Nell'ambito informatico non ti verranno chiesti documenti che attestino le tue conoscenze, ma una lettera di referenza (scritta in inglese) è un ottimo punto a tuo favore.
Visto che sarà la tua prima esperienza in Spagna, ti chiederanno il NIE (e il codice della Seguridad Social) ed in alcuni casi saranno loro ad aiutarti ad ottenerlo.
Per quello che riguarda lo stipendio è difficile poter indicare delle stime, ma considera che uno stipendio di 28/30 mila euro "brutos" è un ottimo stipendio. Qui trovi il calcolo del sueldo (stipendio), mentre per il tipo di contratto, praticamente non c'è alcuna differenza, nel settore privato, se non per la liquidazione al momento di terminare il rapporto di lavoro. Cambia spesso e potrebbe quindi non essere più l'attuale differenza, di 8 e 20 gg per anno lavorato. 
Durante il colloquio, non affrontare l'argomento straordinari (pagas horas extras), perchè non li pagano (se non in casi eccezionali), ma se necessario li dovrai fare. Non fare però confusione con pagas extras (de verano e/o de invierno) che non sono altro che, rispettivamente, le nostre 14 e 13. Normalmente dal tipo di durata del contratto, verranno applicate o meno. Un contratto che, dall'inizio prevede 6 mesi, non prevede pagas extras. Durante il periodo di prova, possono licenziarti senza motivo e puoi dimetterti senza dare il preavviso. 

Sono stato assunto, ed ora?
Ora comincia la parte più interessante e divertente.
Le ore settimanali, 40, sono le stesse che in Italia ma, nel 99% delle aziende, farai 8 ore e mezza al giorno (con una o due ore di pausa pranzo) per poi uscire il venerdì alle 15 (orario continuato). Questa la prassi, ma ogni azienda può decidere il proprio statuto, quindi anche l'orario dipende da quello che decidono in azienda. Ad esempio, ho lavorato dove il giorno del compleanno non si andava a lavorare e durante l'estate si usciva sempre alle 15. Il primo anno, mentre il successivo alle 17.
Ma nel 99% dei casi, ripeto, si esce alle 15 di venerdì. 
Ricordati, che il venerdì pomeriggio per gli spagnoli, è sacro. 
Preparati ai saluti, il primo giorno. Sei italiano, sei ben visto e normalmente gli spagnoli hanno una ottima considerazione di noi (non fargli cambiare idea, chiaramente). A prescindere da questo, anche fossi stato spagnolo, ci sarà qualcuno, probabilmente il capo progetto, che ti presenterà a tutti i colleghi. E tutti, vuol dire proprio tutti. 
Nelle grosse aziende chiaramente il "tutti" si limita ai 15/20 colleghi più prossimi, ma anche fosse così potrai passare almeno una mezz'oretta tra baci e strette di mano. Ricordati i consigli presenti nell'articolo "curiosità"

La pausa pranzo dura un'ora (in alcuni casi 2) e tutte le aziende, anche quelle più grandi sono provviste di una stanza adibita a cucina. Con forno a microonde, lavastoviglie, lavandino, frigo etc… insomma come se fossi a casa. Quindi portarsi da mangiare e sopratutto mangiare con gli altri, è la prima maniera di fare conoscenza ed amicizia. 
Sì, perchè i colleghi ti accoglieranno a braccia aperte, con mille domande e curiosità. Chiaramente ti parleranno in spagnolo, ma sono molto comprensivi del tuo non perfetto livello della loro lingua. 
Altra consuetudine è quella che il venerdì, ricordati, si esce alle 15, si vada tutti insieme a prendere una caña, che non è nient'altro che una birra, è un ottimo modo di integrarsi e di entrare in confidenza nel gruppo di colleghi. Non rifiutare assolutamente un invito a quedarte. Sopratutto all'inizio.

Per quanto riguarda l'aspetto strettamente lavorativo, non entrerò in merito a questioni tecniche informatiche, ma ti do solo un consiglio. Se ti capitano periodi che non hai nulla da fare, chiedi se puoi fare qualcosa, dai una mano ad un collega o fai vedere che ti interessi, magari approfondendo un argomento non strettamente richiesto. Chiaramente non esagerare e non essere pesado ;)

Mi licenziano. Non disperarti… o quasi.
E' venerdì, sei arrivato in ufficio, ti metti davanti al pc ed inizi a lavorare.  Poco prima delle 15 ti convoca il boss, tipicamente insieme al capo progetto per licenziarti. Il licenziamento è immediato. La tua attività presso l'azienda è finita appena firmi il foglio dove, sempre che non sia giustificato da qualche valido motivo, troverai una sorta di buonauscita, l'ultimo stipendio e i saluti della ditta. Puoi anche non firmare, ma considera che, come scritto all'inizio dell'articolo, la legislazione lavorativa spagnola, sopratutto dopo la ultima riforma, ti garantisce poco o nulla. Se firmi, probabilmente non ti faranno tornare nemmeno a sedere alla tua scrivania e comunque, anche se così fosse, gli accessi alla e-mail e al resto dei server, li troveresti già chiusi.
Quindi, il consiglio (purtroppo) è di firmare, fare sorrisi di circostanza e magari richiedere una referenza, sempre utile per cercare un nuovo lavoro.

Perchè superato lo shock del pomeriggio del venerdì (se è il tuo primo licenziamento, questo durerà qualche giorno in più) dal lunedì si torna sul mercato lavorativo. Ma prima ricordati di iscriverti nelle liste di disoccupazione dell'INEM, anche se non hai diritto al sussidio.